Questa originale coupé ibrida ha un motore elettrico che aumenta la spinta del suo 1.5 a benzina in accelerazione e lo “aiuta” a consumare meno. Agile fra le curve, anche se talvolta “nervosa”, piace pure per gli interni, corsaioli e tecnologici. Ma il baule è piccolo e i posti dietro sono di fortuna.
Posizione di guida | (1 vote) |
Cruscotto | (1 vote) |
Visibilità | (1 vote) |
Comfort | (1 vote) |
Motore | (1 vote) |
Ripresa | (1 vote) |
Cambio | (1 vote) |
Frenata | (1 vote) |
Sterzo | (1 vote) |
Tenuta di strada | (1 vote) |
Dotazione | (1 vote) |
Qualità/prezzo | (1 vote) |
Originale nella linea e nelle soluzioni tecniche, è una piccola coupé che affida la sua propulsione a un 1.5 a benzina abbinato a un piccolo motore elettrico. A differenza delle altre ibride non ha il cambio automatico CVT, ma un manuale a sei marce, e assieme ai consumi contenuti promette prestazioni brillanti. Su strada si fa apprezzare per la tenuta di strada e per la piacevolezza di guida ma, nonostante la presenza di un divanetto posteriore, i posti “veri” sono soltanto due; poco pure lo spazio per i bagagli. La dotazione è completa e il livello delle finiture elevato, ma l’esclusività tecnologica si paga: il prezzo è più alto di quello di proposte analoghe.
Il cofano largo e basso, le fiancate muscolose e la coda tronca donano personalità a questa compatta coupé (408 cm di lunghezza), il cui look tecnologico è sottolineato dalle luci diurne e dalla fanaleria posteriore a led. Prima ibrida fra le sportive, impiega un sistema denominato Ima (Integrated Motor Assist, assistenza motore integrata): un motore elettrico collocato a monte del cambio “dà una mano” a quello termico migliorando lo sprint e diminuendo i consumi di benzina.
Si tratta della medesima soluzione adottata dalla “cugina” Insight, ma in questo caso è ottimizzata in funzione delle prestazioni: al posto del 1.3 c’è un 1.5 da 114 CV, e il cambio è un manuale a sei marce invece che automatico a variazione continua. Alla ricarica delle batterie che alimentano l’Ima provvede in parte il motore a benzina e in parte il sistema di recupero dell’energia che si produce nelle frenate e nelle decelerazioni.
L’assetto ben bilanciato e le buone prestazioni permettono di divertirsi fra le curve, anche se lo spazio a bordo è soddisfacente solo per chi siede davanti; sul piccolo divano posteriore – che nella versione venduta fuori dall’Europa nemmeno è previsto – viaggiano comodi al massimo due bambini. Ma la possibilità di abbattere lo schienale permette di aumentare un po’ la capacità del risicato bagagliaio, che oltretutto è poco sfruttabile in altezza.
L’esclusività delle soluzioni tecnologiche rende la Honda CR-Z più costosa delle rivali, anche se il prezzo è in parte giustificato dalla qualità costruttiva e dalla completa dotazione: oltre al necessario per il comfort e la sicurezza, la Sport offre “chicche” come il volante in pelle e la pedaliera sportiva in alluminio. Ma per avere i fari allo xeno e il cruise control si deve passare all’allestimento GT, mentre i sedili in pelle sono appannaggio della GT Plus. Se si punta al risparmio c’è la S, ma fa rinunciare pure ai cerchi in lega di 16”.
L’avveniristica plancia trasmette un’impressione di buona qualità ed è ben rifinita, ma ai numerosi comandi occorre fare l’occhio; non è immediato nemmeno districarsi fra le molte informazioni offerte dal cruscotto, dal fondo che cambia colore a seconda dello stile di guida e della modalità di funzionamento dell’auto. Le basse poltrone anteriori, dalla conformazione sportiva, accolgono a dovere occupanti di ogni taglia, mentre dietro lo spazio per le gambe e sopra la testa è scarso, e stanno comodi al massimo due bambini. Al limite della sufficienza il bagagliaio: se si deve caricare più di una valigia non resta che reclinare lo schienale.
Plancia e comandi
Realizzata con materiali di discreta qualità la plancia si fa parecchio apprezzare, come pure il volante rivestito in pelle e la pedaliera “racing” in alluminio. D’effetto l’avviamento a pulsante, ma per orientarsi fra i numerosi comandi serve un minimo di apprendistato. Altrettanto vale per il cruscotto, che fornisce numerose informazioni aggiuntive (per esempio lo stato di carica delle batterie e i consumi negli ultimi tragitti), e che cambia colore a seconda della modalità di funzionamento impostata: in Sport è rosso, mentre in Normal oppure Econ è verde, ma diventa blu (per indicare che si sta “sprecando” energia) se si esagera con l’acceleratore o se si frena con eccessiva intensità. Il sistema Eco Assist, inoltre, premia chi risparmia carburante facendo “crescere e fiorire” una serie di piantine virtuali nel display lcd.
Abitabilità
Davanti tutto bene: le poltrone, basse e moderatamente profilate, hanno i poggiatesta integrati come nelle vetture da corsa, ma non risultano scomode nemmeno nei lunghi viaggi; peccato solo che lo schienale si regoli a scatti, dunque in modo poco preciso. Strettini, invece, i posti dietro: lo spazio per le gambe e sopra la testa è scarso, e sul piccolo e sagomato divano ci stanno solo due bimbi. Il cassetto di fronte al passeggero è poco capiente e privo di serratura, ma in compenso è climatizzato; sopra la radio c’è un piccolo ripostiglio ricavato e protetto da uno sportello, che è utile per riporre un telefonino o un paio di occhiali.
Bagagliaio
Malgrado l’imboccatura ampia, il baule è piccolo e poco sfruttabile in altezza: lo spazio fra tendalino e pavimento (sotto il quale sono collocate le batterie del sistema Ima) è di soli 32 cm. Poco pratica anche la soglia, che si trova a ben 84 cm da terra e forma un dislivello di 21 cm rispetto al piano di carico. In compenso, quando si abbatte il divano si ottiene un vano profondo fino a 150 cm e privo di gradini. Utile pure il doppio fondo suddiviso in diversi scomparti, dove riporre piccoli oggetti per evitare che “vaghino” nel vano.
Capace di scattare con vivacità quando il semaforo diventa verde, è abbastanza compatta per districarsi nel traffico della città. La scarsa visibilità posteriore, però, fa desiderare i sensori di parcheggio, che nella sport sono optional. Corta e dotata di uno sterzo pronto e preciso, la CR-Z dà il meglio fra le curve, ma se si esagera bisogna essere pronti a correggerla perché l’Esp è un po’ “pigro” nel contrastare la tendenza al sovrasterzo. Nonostante le sospensioni sportive e il rumore del rotolamento delle gomme che si fa sentire, il comfort è discreto anche in autostrada.
In città
La carrozzeria è abbastanza compatta per affrontare la città senza troppi patemi d’animo, lo sterzo non affatica e la risposta all’acceleratore, anche grazie al supporto del motore elettrico, è pronta e vivace (almeno con le batterie cariche). Richiede, invece, un minimo di abitudine la frenata, perché la presenza del sistema di recupero di energia rende la risposta dell’impianto più incisiva di quel che ci si aspetta. Ma i veri problemi emergono in manovra: gli ampi montanti posteriori e il lunotto tagliato a metà dallo spoiler lasciano vedere poco, e i sensori (di serie nella più accessoriata versione GT) sono cari quasi quanto la telecamera posteriore.
Fuori città
Selezionando l’impostazione “Sport” il servosterzo elettrico dà il meglio, rendendo il comando solido e diretto: anche grazie al passo corto e alle sospensioni dure, fra le curve l’agilità è notevole e c’è da divertirsi. Ma se si esagera la Honda CR-Z diventa “nervosa” e sensibile al rilascio dell’acceleratore in curva, e non sempre il sovrasterzo (ossia la tendenza ad allargare la traiettoria con la coda) viene prontamente contrastato dall’Esp. Promosso il cambio, veloce e preciso negli innesti, mentre è migliorabile la modulabilità dei freni. Sempre bassi i consumi, anche se si adotta uno stile di guida brillante.
In autostrada
In sesta a 130 orari il motore lavora a 3200 giri e non si fa sentire troppo, tanto che a infastidire è più che altro il rumore di rotolamento delle gomme. In ogni caso il comfort è discreto, e sebbene le sospensioni rigide lascino percepire le giunzioni dell’asfalto (ma si tratta pur sempre d’una vettura sportiva…) i lunghi viaggi scorrono senza stress. Anche se in autostrada il contributo del motore elettrico è molto meno influente che in altre condizioni, la sete di benzina resta contenuta: merito, anche, della raffinata aerodinamica.
La Sport è equipaggiata con tutto quel che serve, a partire dagli airbag a tendina, estesi anche ai posti dietro, per arrivare all’Esp che, invece, la “base” S non ha. Per accessori particolari, come i fari allo xeno, si deve passare però alla GT, che offre pure il cruise control. Notevoli i risultati riportati nei crash test EuroNcap: alle cinque stelle globali si accompagnano valutazioni specifiche superiori alla media, anche per quanto riguarda la tutela dei pedoni.
L’EuroNcap ha preso in esame un esemplare equipaggiato dei controlli elettronici di trazione e stabilità, assenti dalla versione d’accesso S, ma e di serie a partire dalla Sport (l’allestimento provato): questo contribuisce a spiegare gli 86 punti percentuali riconosciuti ai sistemi di assistenza alla sicurezza. Ma all’assegnazione delle cinque stelle (il massimo) sono valsi anche gli altri voti parziali: 93% per la protezione degli occupanti, 86% per i bimbi su seggiolini Isofix e 71% per la tutela dei pedoni in caso di investimento (un valore, quest’ultimo, più elevato della media). Della dotazione di serie fanno parte gli airbag per la testa, che proteggono anche gli eventuali passeggeri posteriori, nonché i fendinebbia (che l’entry level S fa pagare a parte). Tuttavia, per avere i fari allo xeno ci si deve orientare sulle più ricche GT e GT Plus, che hanno pure il regolatore elettronico di velocità.
L’accoppiata fra il motore a benzina e quello elettrico assicura vivacità e consumi davvero contenuti: originale e tecnologicamente avanzata, è una coupé con cui divertirsi, a patto di viaggiare in due e con pochi bagagli. La dotazione è completa, ma il prezzo risulta piuttosto elevato, e se si desiderano accessori particolari ci si deve orientare su allestimenti ancor più costosi.
Aggressiva, tecnologia e ricca di personalità, è una coupé fuori dal coro anche (e soprattutto) per via dal sistema ibrido. Che, per inciso, funziona: il piccolo motore elettrico fa sì che i consumi di benzina siano effettivamente bassi, tanto più se rapportati alle prestazioni, e fa sentire la sua presenza anche quando si cerca lo sprint (almeno finché le batterie sono cariche). Da vera sportiva è divertente da guidare, ma ha i posti dietro di fortuna e il bagagliaio piccolo: è adatta a chi desidera una coupé tecnologicamente all’avanguardia e vuole distinguersi anche in fatto di attenzione all’ambiente. La Sport in prova appare la più equilibrata nel rapporto fra prezzo e dotazione, ma chi vuole di più è costretto a orientarsi sulle più ricche GT (con antifurto, sensori di parcheggio, cruise control, vivavoce Bluetooth e fari allo xeno) e GT Plus (che ha pure sedili in pelle riscaldabili), quest’ultima disponibile anche in versione i-Pilot con navigatore integrato.
Consumi
Anche se i dati dichiarati dalla Honda appaiono ottimistici, il peso contenuto, l’efficace aerodinamica e, soprattutto, il sistema ibrido, la rendono davvero parca: i consumi sono contenuti in ogni condizione.
Linea
Il muso basso e schiacciato, le alte fiancate e la coda tronca con il lunotto diviso in due sezioni, le donano una personalità inconfondibile. D’effetto anche le luci diurne e la fanaleria posteriore a led.
Posto di guida
Da sportiva qual è, offre poltrone con poggiatesta integrato, basse e ben sagomate (anche se non troppo avvolgenti) e dotate – come pure il volante – di ampie possibilità di regolazione. Corsaiola anche la pedaliera di alluminio.
Cambio
Oltre che per l’azzeccata misura dei sei rapporti, convince per l’eccellente manovrabilità: gli innesti sono rapidi e precisi (anche quando si strapazza il comando senza troppi riguardi), e la corta leva ha un’escursione molto breve.
Baule
Neppure abbattendo lo schienale si adatta ai grandi carichi: il baule è piccolo, e poiché le batterie del sistema ibrido sono collocate sotto il piano di carico, risulta anche poco sfruttabile in altezza (fra pavimento e tendalino ci sono solo 32 cm). La soglia, inoltre, dista parecchio dal suolo.
Posti dietro
Il “divano” è formato da una coppia di poltroncine prive di poggiatesta e dalla seduta infossata: l’omologazione è 2+2, ma chi sta dietro ha pochissimo spazio per le gambe e sfiora il soffitto con la testa.
Ripresa
Il motore elettrico dà manforte a quello a benzina soprattutto ai bassi regimi, ma le massime prestazioni si ottengono quando la carica delle batterie è al completo o quasi: man mano che si riduce, diminuisce anche la spinta.
Visibilità
Nonostante la seduta bassa e i montanti parecchio inclinati, davanti la visuale non è male. Dietro, invece, lo spoiler che taglia a metà il lunotto rende necessari i sensori o la telecamera di retromarcia (che si pagano a parte).
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 5a a 6300 giri | 203,9 km/h | 200 km/h | |
ACCELERAZIONE* | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 9,9 (11,2) | 9,9 secondi | |
0-400 metri | 17,1 (17,8) | 133,0 (129,3) km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 31,2 (32,3) | 167,6 (164,1) km/h | non dichiarata |
RIPRESA* | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h in 5a | 35,1 (38,8) | 148,8 (140,8) km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h in 6a | 34,5 (37,4) | 136,7 (128,2) km/h | non dichiarata |
da 80 a 120 km/h in 6a | 17,7 (22,6) | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 12,4 km/litro | 16,4 km/litro | |
Fuori città | 16,7 km/litro | 22,7 km/litro | |
In autostrada | 14,1 km/litro | non dichiarato | |
Massimo | 6,1 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 14,7 km/litro | 20,0 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 39,5 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 65,1 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 135 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 10,4 metri | 10,8 | |
* Prestazioni rilevate con batterie completamente cariche o (valori tra parentesi) al 50% dirca; lo stato di carica è quello letto dal computer di bordo |
MOTORE A BENZINA | |
Cilindrata cm3 | 1497 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 84 (114)/6100 |
Coppia max Nm/giri | 145/4800 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
MOTORE ELETTRICO | |
Potenza massima kW (CV)/giri | 10,3 (14)/1500 |
Coppia max Nm/giri | 78,4/1000 |
Emissioni di CO2 grammi/km | 101 |
No rapporti del cambio | 6 (manuale) + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 408/174/140 |
Passo cm | 244 |
Peso in ordine di marcia kg | 1147 |
Capacità bagagliaio litri | 233/401 |
Pneumatici (di serie) | 195/55 R 16 |
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 5a a 6300 giri | 203,9 km/h | 200 km/h | |
ACCELERAZIONE* | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 9,9 (11,2) | 9,9 secondi | |
0-400 metri | 17,1 (17,8) | 133,0 (129,3) km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 31,2 (32,3) | 167,6 (164,1) km/h | non dichiarata |
RIPRESA* | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h in 5a | 35,1 (38,8) | 148,8 (140,8) km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h in 6a | 34,5 (37,4) | 136,7 (128,2) km/h | non dichiarata |
da 80 a 120 km/h in 6a | 17,7 (22,6) | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 12,4 km/litro | 16,4 km/litro | |
Fuori città | 16,7 km/litro | 22,7 km/litro | |
In autostrada | 14,1 km/litro | non dichiarato | |
Massimo | 6,1 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 14,7 km/litro | 20,0 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 39,5 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 65,1 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 135 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 10,4 metri | 10,8 | |
* Prestazioni rilevate con batterie completamente cariche o (valori tra parentesi) al 50% dirca; lo stato di carica è quello letto dal computer di bordo |
MOTORE A BENZINA | |
Cilindrata cm3 | 1497 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 84 (114)/6100 |
Coppia max Nm/giri | 145/4800 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
MOTORE ELETTRICO | |
Potenza massima kW (CV)/giri | 10,3 (14)/1500 |
Coppia max Nm/giri | 78,4/1000 |
Emissioni di CO2 grammi/km | 101 |
No rapporti del cambio | 6 (manuale) + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 408/174/140 |
Passo cm | 244 |
Peso in ordine di marcia kg | 1147 |
Capacità bagagliaio litri | 233/401 |
Pneumatici (di serie) | 195/55 R 16 |